Modelli vocali e robot umanoidi: l’AI tra paure e speranze.
L’AI CONTINUA A EVOLVERSI ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE, MA CALA LA PERCEZIONE DELLA SICUREZZA DEGLI UTENTI.
Bentornati al quarto numero di AIKnow, la newsletter di Hallelujah che vi tiene aggiornati sulle continue evoluzioni dell'AI, con un focus sul mondo della comunicazione e del marketing.
È stata un’estate calda, anche dal punto di vista dell’AI. Nel giro di un paio di mesi sono state annunciate novità consistenti, a partire dal rilascio dell’Advanced Voice Mode di OpenAI, fino alla rivelazione dei primi robot umanoidi avanzati.
OpenAI è stato il principale protagonista. La fondazione ha rilasciato per un gruppo ristretto di utenti Plus il suo modello vocale avanzato, l’Advanced Voice Mode, capace di interagire in maniera molto naturale. Dai primi riscontri, il modello sembra davvero in grado di sostenere conversazioni in maniera quasi umana.
Sempre da OpenAI c’è stato l’annuncio della creazione di SearchGPT, il suo primo prototipo di un motore di ricerca, e quello della collaborazione con il TIME e Condé Nast.
Un’altra novità riguarda l’uscita dei robot umanoidi presentati alla World Robot Conference 2024 in Cina. Tra questi, c’è Figure 02 di Figure AI, che usa i modelli di OpenAI per comunicare con gli utenti.
Quale futuro ci attende? Alcuni sono entusiasti, altri esprimono timori, soprattutto in un contesto poco regolamentato dove i contenuti falsi si diffondono rapidamente.
L’AI Act in Europa e le normative in sviluppo negli USA saranno sufficienti a riportare ordine? Quali saranno i limiti e l'impatto sulla pubblicità?
AInews
“AI accept!”
Donald Trump ha pubblicato su Truth Social un post con una serie di finte immagini di Taylor Swift generate con l’AI, accompagnate dal messaggio “Accetto!”, facendo credere che la cantante sostenesse la sua campagna presidenziale.
Cosa che Taylor Swift ha smentito proprio martedì notte.
#noaiart
Non tutti supportano l’AI, qualcuno addirittura la odia. È il caso di James Cuda, CEO di Procreate, che in un video pubblicato su X spiega la sua avversione nei confronti dell’AI e delle sue ripercussioni sugli artisti.
L’AI al cinema.
Alla 77esima edizione del Festival di Locarno è stato presentato “Telepathic Letters” di Edgar Pera, un film ispirato a HP Lovecraft e Fernando Pessoa e realizzato quasi interamente con l’AI generativa.
E se potessimo dialogare con gli elefanti?
Dopo aver scoperto che gli elefanti della savana africana dialogano tra loro chiamandosi per nome, gli scienziati si chiedono se un giorno i modelli di deep learning potrebbero facilitare anche la comunicazione tra specie diverse. Lo ha approfondito Vox in un breve video.
BrandAI
OlimpIAdi: l’innovazione in gara.
I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono stati i più tecnologici nella storia delle Olimpiadi.
L’Olympic AI Agenda, lanciata ad aprile dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), è la tabella di marcia strategica che ha l’obiettivo di delineare il contributo che l’AI può offrire allo sport. Diversi i partner tecnici, tra cui Alibaba, Deloitte, Intel e Omega.
Lo shopping futuristico secondo Alibaba.
A proposito di Alibaba, il colosso cinese ha deciso di conquistare il pubblico rendendolo partecipe di alcune esperienze immersive futuristiche. Sugli Champs-Élysées ha realizzato “Wonder Avenue”, un'installazione di 88 metri che ha mostrato il potenziale dell’AI nello shopping personalizzato. I visitatori potevano creare un avatar tramite il chatbot di Alibaba, applicare virtualmente il make-up acquistato, scegliere un outfit e sfilare su una passerella virtuale, accompagnati da flash di foto e video.
Lo shopping sarà davvero un’esperienza ibrida nel futuro?
Campagne top o flop?
Altre aziende hanno lasciato il segno in queste Olimpiadi, non sempre in maniera positiva.
Google, ad esempio, ha mandato in onda uno spot che è stato molto criticato: un padre fa usare Gemini alla figlia per scrivere una lettera alla sua atleta preferita. Tanti, però, non hanno apprezzato l’idea di sostituire la creatività di un bambino con un computer.
Invece un esempio positivo è Sky, che ha usato l’AI per una campagna “artistica” in Nuova Zelanda. Insieme a DDB, ha reimmaginato Parigi e le Olimpiadi nello stile impressionista del XIX secolo.
Anche eToro ha sfruttato l’Intelligenza Artificiale. Nella sua prima campagna realizzata quasi interamente con l’AI, ha voluto mostrare la potenza della sua piattaforma di social investment mettendo al centro il ruolo dei suoi investitori.
Le piattaforme principali di AI.
ChatGPT resta il leader tra i modelli di LLM, seguito da Gemini di Google, che a breve permetterà di creare chatbot personalizzati.
Claude di Anthropic e Copilot di Microsoft, che ha risolto una falla di sicurezza, sono in crescita, così come Perplexity, che sta cercando di sostituire i motori di ricerca. Tra le nuove piattaforme spiccano Meta AI, non ancora disponibile in Italia, e Grok-2, l’AI “senza censure” di xAI.
Per la generazione di immagini MidJourney è sempre quello più sofisticato ma anche il più difficile da usare, con DALL·E 3 e Imagen 3 di Google come alternative. Anche Firefly di Adobe e le piattaforme di Stable Diffusion come Stability AI, DreamStudio e Leonardo AI sono rilevanti.
Altri tre nuovi tool da provare sono Upscayl, per migliorare la qualità delle immagini, Viggle, per animare qualsiasi elemento con precisione e DesignRoast, progettato per fornire feedback critici e costruttivi sui progetti di design dei siti web.
La piattaforma più utilizzata per quanto riguarda l’audio resta ElevenLabs, insieme a Suno e Udio per creare musica.
Per il Project Management, potreste provare Osum, per semplificare la ricerca dei dati, ChatPDF, con cui “dialogare” per modificare PDF, PackPack, che consente di salvare contenuti durante le ricerche online e Waxwing per pianificare strategie in modo semplice.
Infine, per gestire i Social Media ci sono Prismix, insieme ad Arcane per creare contenuti e Inro per il DM Marketing.